Romanzo: La mia nuova vita - Capitolo 13 - DarkOct02

Romanzo: La mia nuova vita – Capitolo 13

Denny mi sorrise soddisfatto, come se fosse chiaro per lui che prima o poi sarei caduta nella tentazione di concedermi a lui. Me lo aveva chiesto, avevo rifiutato. Adesso quel momento era arrivato.

Si tolse le scarpe e i calzini, poi i pantaloni e le mutande, rimanendo completamente nudo dalla vita in giù con il bastone che ciondolava possente.

“Ti voglio completamente nudo” lo pregai

Mi sorrise, si tolse il camice e la maglietta sotto e finalmente potei ammirare tutto il suo corpo completamente nudo. Era di una bellezza sconvolgente, aveva un fisico pazzesco oltre al pisello superdotato.

Si avvicinò a me, il suo viso al mio seno e dolcemente cominciò a passarmi la lingua tutta intorno all’areola che era diventata scurissima e dura. Con la punta della lingua mi stuzzicava i capezzoli, mentre la sua mano scendeva decisa fra le mie gambe, la mia tornò ad impugnare il suo membro. Raggiunse le mie labbra e certamente si rese conto in che stato erano. Mi penetrò con due dita ed ebbi un sussulto, seguito da un lamento, dovuto alla fortissima eccitazione. Tirò fuori le dita e le osservò, erano completamente ricoperte di umori.

“Sei pronta” mi disse e si spostò dall’altra parte della poltrona costringendomi ad abbandonare la presa sulla sua asta.

Prese le mie gambe e di nuovo le sistemò sulle staffe per costringermi a stare spalancata davanti a lui, poi di nuovo azionò la poltrona perché io tornassi in posizione sdraiata con le gambe aperte, come ero stata durante la visita.

Una miriade di pensieri passò nella mia mente, dai miei figli a Paolo, ma nessuno era talmente nitido da fermarmi in quello che stavo per fare. Per farmi fare.

Denny impugnò il suo membro e lo avvicinò alla mia vagina.

Ancora non ero in grado di credere che quell’affare potesse davvero entrare dentro di me ed ebbi un momento di panico.

“Denny… ascolta… sai di averlo enorme vero?”
“Amore… stai tranquilla…”
“E’ che…. non ho mai preso niente di simile finora… ho un po’ paura…”
“Fidati di me tesoro” e mi sorrise come al solito.

Il cuore cominciò a palpitare forte quando sentii la sua enorme punta appoggiarsi alle mie labbra. Cominciò lentamente a strusciarmela lungo tutte le labbra fino al clito e pensai di impazzire. Avvertivo la durezza della sua cappella che mi spostava le labbra come fossero ali di carta velina. Poi si fermò puntandomela contro l’ingresso vaginale. Chiusi gli occhi e pensai “Ci siamo…”

Cominciai a sentire le mie labbra spalancarsi come mai avevo sentito e capii che stava entrando. Mi sembrava di essere tornata vergine e in effetti, nei confronti del suo arnese, era come se lo fossi. Denny me lo spingeva molto lentamente e quando la sua cappella entrò effettivamente nella mia fica gridai forte “Oh Dio!!!!”. Provai una sensazione mista di dolore e forte piacere che si univano insieme e mi lasciarono senza fiato.

Il suo cazzo dentro era pazzesco, non potevo credere che si potesse provare una sensazione simile. Sentivo la sua enorme cappella sforzarmi le pareti vaginali al suo passaggio ed era una sensazione da non riuscire a spiegare. Tutta la mia cavità vaginale era riempita dal suo cazzo che entrava in me e per accoglierlo le pareti dovevano allargarsi ovviamente più del solito, per cui sentivo benissimo la pelle della sua asta e perfino le vene gonfie strusciare contro le mie pareti. Continuava a spingere lentamente, sembrava non finire mai, ero in estasi e riuscivo solo a lanciare ogni tanto delle grida acute.

Finchè sentii la sua cappella arrivarmi in fondo, battermi contro l’utero, dopo avermi ormai invaso completamente ogni spazio libero della vagina. Era pazzesco. Avevo il suo enorme cazzo dentro di me. Fino in fondo. Dove probabilmente non era mai arrivato nessuno. Denny cominciò lentamente ad andare avanti e indietro e io rischiai di svenire dal piacere che provavo. Cominciai ad ansimare sempre più forte e lui cominciò ad aumentare la velocità con la quale mi penetrava. Avere il suo cazzo dentro era una cosa senza senso, stavo godendo come neanche pensavo si potesse.

“Oh Dio Denny è pazzesco…”
“Stai bene amore?”
“Mai stata meglio, ti sento in una maniera incredibile dentro di me”

Cominciò a muovere il suo membro in maniera più decisa e io andai letteralmente fuori di testa. Mi sentivo invasa, totalmente riempita, sforzata. E aperta in maniera innaturale per me. Ero un lago di umori e godevo incredibilmente. Cominciai a toccare il mio seno, a stringermi i capezzoli mentre il suo cazzo stantuffava dentro di me. Per fortuna che Denny era cosciente di come usarlo, perchè un colpo secco mi avrebbe probabilmente lacerata.

Vedendomi giocare con i miei capezzoli anche Denny andò fuori di testa e cominciò a pomparmi decisamente più forte, cosa che mi fece gridare ogni volta che la sua possente cappella mi sbatteva con una certa violenza contro l’utero.

“Denny mi fai impazzire!!” gli confessai godendo selvaggiamente.
“Anche tu Claudia, sei una donna bellissima e io sono pazzo di te” mi disse scopandomi forte.
“Cazzo mi sfondi tutta Denny!!! Vengo!!!!” gridai raggiungendo un orgasmo sconvolgente.
“Amore sei mia!”
“Oh Dio Denny sì, sono tutta tua prendimi!! Sei maschio in maniera incredibile fammi sentire tua!!” lo incitai in preda alla foga.

La mia fica cominciava a bruciare, i suoi colpi possenti si facevano sentire ogni volta e le mie pareti continuavano a sforzarsi ogni volta che la sua asta mi penetrava.

“Sei completamente mia Claudia” mi disse prendendo il mio piede in mano e ricominciando a leccarmi le dita.

Questo mi fece letteralmente impazzire, lo guardavo ciucciarmi le dita del piede mentre mi sbatteva come una troia. E tale mi sentivo, in quel momento. Una donna sposata che si stava facendo sbattere da un ragazzo più giovane e con l’uccello enorme, come altro potevo sentirmi se non una troia. E questo, invece di spaventarmi, mi eccitava ancora di più. Mi piaceva da pazzi provare questa sensazione. Non esisteva più Paolo in questo momento, ma solo Denny. Il mio corpo sapeva godere con lui come mai con nessun altro. Mi sentivo fradicia in una maniera pazzesca, fino al buco del sedere.

“Spaccami Denny!!” fu l’enensima incitazione che stavolta pagai cara perchè diede un colpo talmente forte con il membro che davvero sentii un dolore lancinante dentro la mia fica. Urlai forte di dolore stavolta, lui si accorse di avere esagerato e sfilò il cazzo dalla mia fica.

“Scusa Claudia mi sono lasciato prendere dalla foga”

Mi portai entrambe le mani sulla fica dal dolore. Il suo cazzo era capace di farmi davvero male se non lo usava con moderazione.

“Tranquillo, va tutto bene, è stato solo un colpo troppo violento”

“Vieni qui fammi vedere” mi disse prendendo di nuovo lo speculum.

Mi rimisi in posizione ginecologica e mi inserì lo speculum per guardarmi dentro, se non avesse fatto danni. Stavolta lo speculum entrò senza nessun tipo di forzatura, segno che mi aveva veramente allargata parecchio.

“E’ tutto a posto Claudia, nessuna lacerazione”
“Meno male, ho sentito un male cane e adesso mi brucia tutta dentro”
“Che ti bruci è normale se non eri abituata a… insomma intendo dire…”
“No Denny, non ero abituata a simili misure, credimi. Mio marito non ha certo un affare come il tuo”
“Visto che è venuta questa pausa, possiamo completare la visita signora” mi disse sorridendomi furbamente.
“Che intendi fare ancora? Mi hai già visitata tutta!”
“Non esattamente… tutta…”
“Cosa intendi dire Denny? Non vorrai mica…” lo ammonii portandomi una mano al sedere come a proteggerlo dalle sue probabili intenzioni.
“Signora Boschi, devo confessarle una cosa…”
“Che cosa dottore?” gli risposi continuando il suo gioco.
“Beh… durante un nostro incontro, ho avuto modo di notare che la sua borsetta conteneva… ecco… un piccolo giocattolo anale…”

Eccoci, lo sapevo che lo aveva visto cazzo!! Che bella figura di m…

Cominciai a balbettare qualche frase confusa ma lui mi fermò.

“Non c’è niente di male a provocarsi del piacere anale, mi creda signora, molte mie pazienti confessano di farlo”

L’ultima frase aggiunta poteva anche risparmiarsela, visto che provocò in me una fortissima gelosia.

“Ah sì dottore? E’ normale?” gli domandai cambiando tono.

“Assolutamente sì, solo che diventa poi necessario fare una visita di tanto in tanto”

“Sei uno stronzo” gli dissi sussurrando.

Denny prese il telecomando della poltrona e la portò in posizione orizzontale come fosse un lettino. Tolse le mie gambe dalle staffe e mi disse “E’ necessario che cambi posizione signora, si metta a pancia in giù e sollevi il sedere”

Recuperai una parte della mia razionalità e gli dissi “Denny ascolta, questo credo che sia troppo… imbarazzante. Insomma non posso farmi visitare… il sedere… da te…”

Denny non ascoltò nemmeno le mie parole, prendendomi per i fianchi mi costrinse con la forza a girarmi e poi a mettermi in ginocchio. Mi spinse in giù la schiena costringendomi così a una posizione maledettamente umiliante che mai avevo concesso neanche a un medico.

“Denny questo no ti prego…”
“Tranquilla signora Boschi… non le farò male…”

Santo cielo cosa stavo facendo, era la prima volta che mi ero concessa a lui, che avevamo fatto l’amore e adesso era già arrivato al mio culo, cosa che mi imbarazzava in una maniera incredibile. In quella posizione poi, mi rendevo conto che il mio culo nudo poteva ancora sconvolgere molto gli uomini, pur considerando che lui ne vedeva molti ogni giorno.

“Apra bene le gambe signora” mi ordinò accarezzandomi le natiche.

Spostai le ginocchia ai margini del lettino e tornai a chinarmi, pur sapendo che in questo modo gli stavo offrendo uno spettacolo che avrebbe risvegliato un morto. Ero di nuovo oscenamente spalancata davanti a lui, solo che stavolta lo spettacolo includeva anche la visione in primissimo piano del mio buco del culo, che in questa posizione doveva essere fin troppo visibile.

Denny continuò per qualche secondo ad accarezzarmi entrambi le natiche con una mano, mentre con l’altra mi accarezzava la pianta del piede. Sapeva ormai che quel semplice gesto mi eccitava da pazzi.

Poi posò entrambe le mani sul mio sedere e mi spalancò le chiappe spiando così ogni mia più recondita intimità. Sentii l’aria arrivarmi fra le gambe, entrarmi nella vagina attraverso le labbra che con quel gesto mi aveva evidentemente allargate e perfino dentro l’ano.

“Faremo una piccola visita interna adesso signora”
“Che cosa Denny? Stai scherzando?” ma sapevo che non era affatto così.

Poi prese una crema e cominciò a cospargerla tutta intorno al mio ano con il dito. Sentire il suo dito così vicino al mio buco del culo mi fece di nuovo eccitare, nonostante fossi visibilmente nervosa. Con Paolo non c’erano mai stati questo genere di giochi, i nostri rapporti intimi non erano mai arrivati a questo punto di intimità. Certo mi aveva presa tante volte nella posizione in cui mi trovavo adesso e ovviamente da questa posizione vedeva ogni volta il buco del mio sedere, ma non gli avevo mai permesso di penetrarmelo, né col pene né col dito. Al massimo qualche rara volta gli avevo permesso di leccarmelo.

Adesso invece era tutto diverso. Stavo permettendo a Denny di fare tutto quello che voleva con il mio corpo. Era iniziato tutto dai miei piedi, non potevo crederci che con lui ero già arrivata ad offrirgli la penetrazione anale dopo così poco tempo che lo conoscevo. E’ proprio vero che il sesso è chimica.

Sentii improvvisamente il mio sfintere allargarsi, la punta del suo dito entrarmi dentro. Dopo pochi istanti avevo tutto il suo indice nel mio buco del culo. Non avvertii nessun dolore, per fortuna lo avevo allenato a questo genere di penetrazione. Chiusi gli occhi ed accettai la sua visita interna. Che strana sensazione. Fino ad allora soltanto il mio dito e il mio dildo avevano perlustrato il mio piccolo canale anale. Ma avere adesso il dito di Denny nel culo era sconvolgente. Lo muoveva lentamente nel mio sedere e mi faceva godere da pazzi, ma non volevo farglielo capire. Non mi sentivo ancora pronta a questa confessione, anche se lui certamente lo intuiva.

“Non sente alcun dolore vero signora?”
“No dottore, è molto delicato, la ringrazio”

Come incitato dalle mie parole Denny spinse il suo dito a fondo nel mio culo con una forza che stavolta mi fece sentire male.

“Ahi dottore, così sento male..”
“Capisco signora, ma devo prepararle la cavità anale per la visita con lo speculum”
“Che cosa???” lo interrogai alzandomi di scatto.
“E’ necessario controllare bene la sua cavità anale per scongiurare la presenza di piccole lacerazioni interne, non sarà doloroso, si fidi di me”
“Denny ti prego…”

Ma non ascoltò le mie suppliche. Sfilò il dito dal mio sedere e prese da un cassetto uno speculum di dimensioni molto più ridotte rispetto a quello che aveva usato in precedenza per allargarmi davanti.

“Denny non credo di essere pronta per una cosa così intima con te…”
“E’ solo una visita signora, una comune visita”
“No Denny sappiamo entrambi che non lo è, mi stai per… insomma mi stai per guardare dentro il culo… io non…”

Denny uscì per un attimo dal suo gioco, mi guardò intensamente e col suo solito sorriso sicuro, accarezzandomi di nuovo con le dita il buco del culo mi disse:

“Ascolta Claudia, sappiamo tutti e due che ti piace godere con il tuo culo e che tuo marito non è in grado di farlo”

Le sue parole furono dure ed era la prima volta che mi prlava così, avrei dovuto reagire, stava offendendo Paolo. Avrei dovuto alzarmi da quella posizione così umiliante, per un attimo fui tentata fortemente di farlo. Era stato un bastardo a dire quella frase. Perchè le donne a volte sono così stupide da innamorarsi degli uomini più stronzi? Perchè dopo pochi secondi permisi al suo speculum di infilarsi nel mio culo.

Denny appoggio la punta dello strumento sul mio forellino anale e io trattenni il fiato aspettando l’intrusione nel mio sfintere. Che arrivò ben presto. Sentii benissimo ogni millimetro di plastica attraversare il mio anellino anale e gradualmente allargarlo. Ed era terribilmente eccitante quanto imbarazzante, sapere che dall’altra parte Denny stava guardando il mio culo aprirsi a pochi centimetri da lui. Dopo poco lo speculum finì il suo percorso nel mio ano e mi sentivo adesso tanto oscenamente aperta quanto porca per trovarmi a pecora così tanto esposta a lui.

“Oh Dio Denny sono imbarazzata… nessuno mi ha mai vista così…”
“Ti vergogni?”
“Sì… tanto…”
“Ti imbarazza che sto guardando dentro il tuo culo?”
“Mi sembra ovvio Denny… è una cosa così intima che…” non riuscii a finire la frase che sentii lo speculum precedentemente usato per visitarmi la vagina puntare di nuovo sulle labbra della mia fica “Che stai facendo adesso???”

“Ti apro anche la fica”
“Oh Dio no Denny non adesso ti prego… non puoi mettermi così in imbarazzo!!!”
“Invece è quello che voglio, mi eccita quando ti vergogni…” e cominciò a spingermi il secondo speculum in vagina costringendo le mie grandi labbra ad allargarsi per accoglierlo.

“Mio Dio Denny cosa mi stai facendo…” lo supplicai sentendomi adesso tutta dilatata sia davanti che dietro.

Denny cominciò ad aprire le alette dello speculum vaginale e io provai una sensazione mai provata in vita mia, aperta contemporaneamente sia in vagina che in ano.

“Sei bellissima Claudia e sei mia” mi disse in preda all’eccitazione vedendomi così spalancata davanti a lui.

“Denny mi vergogno così…” e queste mie parole lo eccitarono ancora di più perché si spostò di fianco a me impugnando il suo membro rimasto gigantesco e cominciò a palparmi le tette che mi ciondolavano sfiorando il lettino. Mi infilò un dito in bocca chiedendomi di ciucciarglielo, cosa che feci ormai in preda a una eccitazione irrefrenabile alla vista del suo cazzo sempre pronto a possedermi. Poi avvicinò la sua cappella al mio viso e io gliela preis in bocca fino a soffocarmi. Mi sentivo completamente riempita, in bocca dal suo cazzo e nei miei due buchi intimi dagli strumenti che mi aveva conficcato e che mi costringevano aperta.

Mentre gli succhiavo il cazzo mi sfilò lentamente lo speculum dal culo e la sensazione fu stranissima perché era come se facessi la cacca. Mi tolse il cazzo dalla bocca e tornò dietro di me, mi allargò le natiche e cominciò a leccarmi sfacciatamente il buco del culo.

E fu la fine. Perchè persi totalmente il controllo di me e da quel momento tolsi ogni freno inibitorio.

“Denny mi fai impazzire!!!” cominciai ad urlare mentre la sua lingua si infilò nel mio buco del sedere e cominciò ad esplorarmi la cavità anale.

Ero completamente fuori di testa, ormai mi rendevo conto che giocare con il mio culo mi faceva perdere il controllo.

Denny tirò fuori la lingua dal mio sedere e cominciò a penetrarmelo con il dito, scopandomi il sedere come fosse un piccolo cazzo.

“Oh Dio sì… mi mandi fuori di testa così…” gli confessai palpandomi le tette dall’enorme voglia che avevo addosso. Non mi riconoscevo più, sembravo ormai una pornostar su un set a luci rosse.

Denny richiuse lo speculum vaginale e me lo sfilò dalla fica per poi costringermi a prenderlo in bocca. Era tutto ricoperto dei miei umori caldi e lo leccai tutto mentre lui continuava a prendersi cura del mio buco del culo che ora cominciava a bruciare per la continua penetrazione. Dopo averlo ripulito appoggiai lo speculum sul lettino e passando con la mano sotto la mia pancia raggiunsi le labbra della mia fica e cominciai sfacciatamente a masturbarmi furiosamente davanti a lui. Denny sfilò il dito dal mio deretano e cominciò ad accarezzarmi le piante dei piedi mentre con la lingua mi leccava avidamente la fica. Mi aiutava a spingermi le dita dentro la fica e poi le ciucciava per raccogliere la sbroda che le ricopriva.

“Denny fottimi!!! Fottimi forte col tuo cazzone!!!”

Non se lo fece ripetere due volte, appoggiò la grossa punta alle mie labbra e per la seconda volta profanò la mia fica.

Stavolta urlai forte perchè la penetrazione fu pazzesca, sembrava mi avesse infilato un braccio dentro. Mi fece male. Sentii un dolore fortissimo che incredibilmente mi eccitava. Più mi faceva male, più godevo.

“Cazzo mi spacchi la fica!!!” gli urlai e nello stesso istante, come eccitata dalle mie stesse parole, sentii tutto il mio corpo tremare come in preda alle convulsioni ed esplosi in un orgasmo che mai avevo provato prima, bagnando tutto il lettino. Denny sfilò una parte del cazzo dalla mia fica, lasciandomi dentro solo la cappella che già era sufficiente a tenermi le labbra spalancate.

“Denny tu mi vuoi morta…” gli dissi esausta dallo sconvolgente orgasmo.
“No Claudia, io ti voglio fare impazzire” mi rispose continuando lentamente a scoparmi con la cappella
“E ci riesci troppo bene, mi mandi completamente fuori di testa, mi fai godere come neanche immaginavo si potesse”
“Ti voglio mia Claudia”
“Denny…” non riuscii a continuare a parlare perchè di nuovo affondò tutto il suo membro dentro di me e di nuovo fui costretta ad urlare. Non gli calava mai, era ancora enorme. Come diavolo era possibile che avesse un attrezzo del genere.

“Dimmi che sei mia Claudia” mi esortò ricominciando a pomparmi.
“Oh Dio Denny, il tuo cazzo mi fa male e godere da pazzi nello stesso momento”
“Dimmelo!”

Il suo pomparmi mi mandò velocemente di nuovo fuori di testa, ero di nuovo pronta a godere.

“Sono tua Denny! Cazzo sono tua!!!” gli risposi stringendo forte il lettino con le mani per i forti colpi che mi stavano devastando la fica
“Sei tutta mia vero?”
“Sì sono tutta tua!”
“La tua fica è mia!”
“Sì è tua Denny prendila!”
“Anche il tuo buco del culo è mio!” mi disse infilandomi un dito nel sedere che mi fece urlare.
“Sì cazzo sì!!! Anche il buco del culo è tuo!! Tutto Denny!! Tutto è tuo!!” mi lasciai andare nuovamente in preda all’estasi.

Mi pompava e contemporanemente affondava il dito nelle viscere del mio culo e questo mi faceva sentire incredibilmente troia.

“Godi come una troia” mi provocò.
“Oh sì sì!! tu mi fai godere come una troia!!!”
“Sei la mia puttana vero?”
“Sì cazzo!!!! Sono la tua puttana, la tua troia!!!” gli urlai sentendo di nuovo l’orgasmo in arrivo
“Ti sfondo troia!!”
“Cazzo se mi sfondi Denny!!! Il tuo cazzo mi sta sfondando tutta!!!”

Denny ricominciò a spingere forte e io a sentire un male cane che mi eccitava da pazzi.

“Dai sfondami, spaccami cazzo!!!”
“Sì ma voglio che ti giri adesso” mi ordinò sfilandomi il cazzo dalla fica

Ubbidiente mi voltai e spalancai le gambe davanti a lui. Denny mi infilò la cappella dentro le labbra e poi mi prese per le caviglie, tenendomi con i piedi sospesi in aria. Affondò nuovamente il cazzo nella mia fica che era ormai un lago e pompandomi cominciò a leccarmi le dita dei piedi. Andai fuori di testa.

“Oh sì ripuliscimi i piedi e sfondami ti prego!!!”
“Come vuoi amore” mi rispose mentre si infilò tutto il mio piede in bocca e cominciò a pomparmi forte. Ma quello che mi sconvolse fu che mi aveva chiamata “amore” mentre lo vedevo ciucciarmi i piedi e mentre lo sentivo spaccarmi fra le gambe. Fu sufficiente per farmi schizzare di nuovo in un orgasmo forse ancora più intenso del precedente.

“Sborro amore sborro!!!” urlai venendo. Dalla mia fica partì uno schizzo talmente violento che gli bagnai il petto. Sembrava che stessi pisciando. Di nuovo tutto il mio corpo tremava e Denny portò il suo cazzo verso il mio viso e me lo ficcò letteralmente in bocca.

Immaginavo che fosse vicino anche lui e cominciai a spompinarlo più forte che potevo. Improvvisamente sentii un getto spaventoso nella mia bocca che mi costrinse a farlo uscire per non soffocare. Mi aveva schizzato direttamente in gola una quantità tale di sperma che dovetti sputarlo per non affogare. Lui continuò a schizzare, urlando, quantità incredibili di seme sul mio viso, che mi costrinsero a chiudere gli occhi.

Quando finalmente finì avevo il viso completamente ricoperto del suo sperma che colava sul mio seno. E anche in bocca ero ancora piena di sborra.

Lo guardai esterrefatta, più per come ero stata capace io di farmi sbattere che per cosa mi aveva fatto lui. Era nudo davanti a me, lo guardai dalla testa ai piedi. Era un ragazzo troppo bello. Fra le sue gambe il suo membro finalmente a riposo ma non per questo tornato a misure normali. Io ancora sdraiata sul lettino, tutta sudata, sporca di sesso. La fica mi bruciava terribilmente, la sentivo terribilmente sforzata. Mi faceva male dentro. E anche il sedere adesso mi bruciava. Me lo aveva penetrato con forza con il dito e non me ne ero resa conto sul momento.

“Denny io non avevo mai fatto sesso così…” gli confessai
“E ti piace Claudia?”
“Non avrei mai pensato di dire quello che sto per dire… sì Denny ho bisogno di fare sesso così”
“Ti sei sentita porca?”
“Più di quanto tu possa immaginare”
“Non ti eri mai sentita così?”
“Non sono una santa. A letto, anche con mio marito, mi sono sempre data da fare. Ma non avevo mai superato certi limiti. Quando sono con te sembra che il mio corpo non abbia mai conosciuto piacere prima. Non so quale strana alchimia ci sia tra noi. Ma so che sta diventando come una droga. E un po’ mi spaventa, perchè tu mi fai andare completamente fuori di testa e fare cose che mai avrei pensato di fare”
“Sono cose di cui ti stai pentendo?”
“E’ questo che mi spaventa Denny. No. Per niente. Oggi per la prima volta ho tradito mio marito, anche se in effetti lo avevo già tradito la prima volta che ho messo i miei piedi nelle tue mani. Ma oggi ti ho concesso di scoparmi e mi ero ripromessa che non sarei mai arrivata a questo punto”
“Neanche di questo sei pentita?”
“Purtroppo neanche un po’. Anche se non te l’ho mai detto, ho avuto voglia di fare l’amore con te da quel giorno nella cabina al mare. Credo che se tu avessi insisitito per penetrarmi quel giorno, io alla fine te lo avrei lasciato fare”

Denny si avvicinò e mi baciò. Non mi ero neanche preoccupata di ripulirmi la faccia dal suo sperma.

“Cosa sono per te Denny?”
“Che vuoi dire?”
“Voglio saperlo, sono una troia da sbattere su un lettino ginecologico o a cui leccare i piedi in macchina?”
“Claudia, forse tu non hai capito. Io sono innamorato di te. Se tu lasciassi tuo marito saresti solo mia”

Lo guardai negli occhi, sembrava davvero sincero. E questo forse mi spaventava ancora di più. In che casino mi ero messa.

“Dimmi la verità. Avevi già scopato con qualcuna su questo lettino vero?”
“La verità Claudia? No. Mai. Puoi credermi oppure no, ma è così. L’ho fatto solo per te.”
“Voglio crederti” e gli sorrisi.
“Devi credermi” e rispose al mio sorriso.

“E’ tardi Denny, ora devo rientrare.” mi misi seduta sul lettino e mi resi conto di quanto mi facevano male le pareti interne della vagina.
“Dottore, è normale che abbia un discreto dolore interno adesso?” gli domandai ridendo.
“Sì Claudia, se non eri abituata a certe misure è assolutamente normale”
“No, non ero abituata, solo mio marito mi aveva penetrata fino ad oggi. E ti assicuro che non ha una dotazione del genere”

Mi alzai dal lettino tutta indolenzita, Denny mi porse delle salviette umidificate per ripulirmi il viso e il seno dal suo sperma.

Mi infilai le mutandine e Denny mi abbracciò forte. Mi faceva sentire al sicuro fra le sue braccia.

“Sei la donna che ho sempre sognato. Pensa a quello che ti ho detto.”
“Ci penserò Denny”

Ci rivestimmo e Denny mi chiese di uscire dallo studio prima di lui per evitare che qualcuno potesse sospettare qualcosa.

Sulla porta mi disse “Dovremo fare una visita di controllo, signora Boschi”.

“Lo so” gli risposi sorridendo e me ne andai.

Durante il viaggio di ritorno verso casa mi sentivo soddisfatta. Ero perfettamente cosciente che quello che avevo fatto era forse il massimo dell’immoralità per una donna sposata. Ma ne era valsa la pena. Denny era riuscito ancora una volta a farmi sentire davvero donna. Ero perfino incredula di essere riuscita a farmi penetrare da quel membro che fino a poco prima mi spaventava. Certo il dolore che ancora avvertivo ai muscoli interni della vagina mi ricordava lo sforzo che avevo dovuto compiere per accoglierlo in me, ma questo mi faceva sentire ancora più donna. Una donna finalmente soddisfatta.

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