Lavoravo in quel ristorante cinese ormai da 6 mesi. Per me era un lavoro momentaneo, in attesa di laurearmi e iniziare qualche master.
Avevo conosciuto Linda, la proprietaria cinese del locale, grazie ad una amica. Cercavano un lavapiatti e a me in quel momento andava bene qualsiasi cosa, giusto per tirare su qualche soldo.
Nonostante tutto l’ambiente era gradevole, avevo fatto presto amicizia con tutti i colleghi, perfino quelli cinesi.
Linda era una donna piuttosto carina, sotto i 30 anni, sposata e con un figlio. parlava benissimo italiano pur essendo nata in Cina. Anche il marito era cinese, lo avevo conosciuto perchè qualche volta passava dal ristorante. Lui aveva una azienda di import-export tra l’Italia e la Cina. Stavano molto bene economicamente.
Avevo notato più volte che lei aveva un debole per me, da come mi guardava, da come mi sorrideva ogni volta che doveva chiedermi di fare qualcosa. In fondo non avevo così tanti anni meno di lei, quindi si permetteva di avere con me una certa confidenza.
Una sera mi dette un lavoro da fare piuttosto lungo e così successe che rimanemmo solo io e lei nel ristorante mentre tutti gli altri dipendenti erano già andati a casa. Alla fine mi ringraziò e mi diede perfino dei soldi aggiuntivi per il lavoro extra.
Ci siamo salutati sulla porta e mi ha di nuovo ringraziando dandomi un bacio sulla guancia. Mi sono subito accorto che era un bacio strano, troppo vicino alla mia bocca. E quel sorriso guardandomi negli occhi la diceva lunga.
Così le ho sussurrato “Vai direttamente a letto?”
“Andiamo a bere una cosa?” mi aveva risposto sorridendomi.
“Va bene, vado a farmi la doccia e ci troviamo qui davanti tra 30 minuti”
“No qui davanti meglio di no, se no pensano male. Ti vengo a prendere con la mia auto davanti casa”
“Va bene”
Dopo 30 minuti era puntuale a prendermi. Sono salito in macchina e siamo partiti.
“Dove ti va di andare?” mi chiese
“Dovunque ci sei tu” le rispondo e approfittando del fatto che fosse fermata al semaforo rosso le misi una mano sulla guancia, le giari il viso verso di me e stavolta le appoggiai la mia bocca sulla sua.
O bene bene o male male mi sarei preso uno schiaffo.
Come le nostre bocche si unirono ho sentii la sua lingua uscire dalla sua bocca e cercare di entrare nella mia. Ovviamente la assecondai e dopo un attimo stavamo pomiciando come due adolescenti in calore.
Il verde del semaforo ci fermò e lei mi guardò sorridendomi ancora.
“Fermati appena puoi” le suggerii “a bere ci andiamo un’altra volta” e le strizzai l’occhio.
Linda senza proferire parola pigiò sull’acceleratore e dopo poco girò a destra in una stradina semibuia, fermando l’auto.
Senza bisogno di dirci nulla ci cercammo nuovamente e ricominciammo a pomiciare in maniera molto intensa. Mi ero sempre chiesto come fosse la lingua di Linda e finalmente la stavo assaggiando. E devo dire che aveva un sapore molto dolce.
Ero anche curioso di scoprire il suo corpo cinese su cui tante volte avevo fantasticato, magari anche con qualche sega. Ma che mai avrei pensato di conoscere un giorno. E questo sembrava proprio essere il giorno.
Così continuando a baciarla con passione cominciai ad accarezzarle il collo e lentamente le mie mani cominciarono a scendere senza che nessuno le fermasse.
Arrivai alle sue tette e cominciai a palparle per sentirne la consistenza. Come molti cinesi un seno non certo grande, ma mi stupiva quanto le sue sembrassero dure. A volte le hanno troppo flaccide.
Linda non è certo tipo che te le manda a dire quindi in fondo non mi stupii quando mi disse “Ho voglia”.