Io e Federica siamo sposati ormai da venti anni. Ne aveva solo 21 quando le avevo fatto la proposta che subito accettò. Ero al settimo cielo, il mio sogno. Anche perchè io, allora, di anni ne avevo già quaranta e la differenza di età mi spaventava. In realtà, mi spaventava perchè temevo spaventasse lei.
Federica era la mia segretaria, assunta come tirocinante da circa un anno. Io ero già un imprenditore affermato. Molto affermato. Avevo già avuto un matrimonio alle spalle, finito presto. Finito male. Fortunatamente mi ero prevenuto con la moglie e riuscii a non farmi portare via il mio patrimonio. Che era già allora molto consistente. La mia azienda fatturava già milioni di euro all’anno ed ero stato in grado di pagarmi i migliori avvocati per concedere a mia moglie il minimo come “buonuscita”. In fondo, era stata lei a lasciarmi. O meglio, a tradirmi.
Durante il colloquio che le feci personalmente, Federica si dimostrò subito una ragazza molto semplice, “acqua e sapone.” Con i suoi lunghi capelli neri, il suo fisico da poco più che adolescente. Mi piacque subito. In tutti i sensi. Si stava laureando come segretaria d’azienda e la mia sarebbe stata il giusto trampolino di lancio per le sue ambizioni lavorative. Si dimostrò da subito anche molto diligente, molto brava nell’imparare i “trucchi” del mestiere. Quando iniziò era molto timida, poi col tempo prese molta sicurezza in sé stessa.
I nostri rapporti intimi iniziarono dopo circa sette mesi che lavorava per me. Avevamo una convention in un’altra città e le chiesi di venire con me. In realtà non lo feci per altri scopi se non quelli lavorativi. Ero solito andarci da solo, mentre lei faceva le mie veci in ufficio. Ma quella volta c’erano dei clienti particolarmente rompicoglioni e avevo bisogno di un “supporto morale”. Niente di preorganizzato.
Le cose andarono diversamente da come mi aspettavo. Quella sera, a cena con i clienti, vidi Federica bella come non mai. Rimasi assolutamente abbagliato dal suo splendore. Si era truccata, cosa che non faceva mai sul lavoro ed io persi la testa per lei. Fin qui tutto normale. Quello che non mi aspettavo è che lei ci stesse. Durante la cena avevamo bevuto un po’, per far contenti i nostri clienti, grandi bevitori.
Io e Federica dormivamo ovviamente in camere separate. Ma al momento di salutarci per andare a dormire finimmo entrambi nella sua camera. E scopammo. Cazzo se scopammo. Fu la scopata più bella della mia vita. La cosa che però mi sconvolse è che per lei non fu solo una scopata. Era pronta a molto di più. Così ci mettemmo insieme. Anche se i suoi genitori non accettarono mai di buon grado questa unione.
I primi mesi furono spettacolari, sembravamo due fidanzatini adolescenti. Mi aveva reso davvero l’uomo più felice del mondo. Decisi di fare il grande passo. Le chiesi di sposarmi. E quasi ebbi un mancamento quando accettò. Così, dopo qualche mese, diventammo marito e moglie.
Lei venne a vivere nella mia casa, diciamo pure nella mia villa. Ufficialmente, perchè in pratica ci veniva già quasi tutte le sere. Solo che i genitori non acconsentivano al trasferimento definitivo fin quando non fosse stata sposata. Persone all’antica e lei non voleva mettersi contro di loro. In realtà lei lo avrebbe anche fatto, ma fui sempre io a consigliarle di mantenere buoni i rapporti in famiglia.
Dopo qualche mese dal matrimonio Federica cominciò a cambiare. Ormai viveva stabilmente a casa mia, nel lusso più sfrenato. Forse questo le dette alla testa. Diceva che quella casa era troppo grande per viverla in solitudine e cominciò a organizzare feste su feste con un sacco di amici. All’inizio lo trovai divertente, poi la cosa si fece pesante. Avevamo quasi sempre gente in casa. Avevo perso la mia indipendenza, il mio bisogno di privacy.
Ne avevo parlato con mia moglie ma lei aveva reagito molto male. Temevo di perdere anche lei, quindi la lasciai fare. In fondo lei era ancora molto giovane e questo era il prezzo da pagare per stare con lei. Un prezzo che, però, diventava sempre più alto.
Federica era diventata molto disinibita, non era ormai più la ragazzina ingenua “acqua e sapone” che avevo conosciuto. Spendeva un sacco di soldi per i vestiti, le piaceva vestire provocante, soprattutto alle feste che organizzava. Raramente solo per me. E durante i party in casa passava molto più tempo con gli altri uomini che con me. Ci ballava, in una maniera che mi aveva sempre fatto ingelosire. Ma non glielo avevo mai fatto pesare, era giovane. Forse troppo, per me.
Era cambiata anche a letto. I nostri rapporti sessuali non erano più come prima. Per quantità ma soprattutto per qualità. Mi aveva sempre detto che la facevo impazzire a letto, ma da un po’ di tempo non lo faceva più. Certo io col passare degli anni avevo avuto qualche difficoltà di erezione qualche volta e certo non avevo mai posseduto un pene dalle dimensioni invidiabili. Ma credevo stesse bene lo stesso con me. Probabilmente mi sbagliavo o forse non era più così.
I miei dubbi trovarono risposta ben presto. Quella sera le era presa una voglia di scopare che non ricordavo da tempo. Eravamo sul divano a guardare un film , in una delle rare volte che non c’era qualche amico a casa. Lei era in reggiseno e mutandine, come sempre in casa. Io con addosso solo i pantaloncini. Mi appoggiò una mano sopra e cominciò ad accarezzarmi. Il mio membro si svegliò. Lei si voltò di scatto e mi guardò con i suoi meravigliosi occhi verdi.
“Ho voglia di cazzo!” mi disse spudoratamente. Si mise in ginocchio davanti a me…