Era finalmente giunto il venerdi, l’ultimo giorno di lavoro della settimana, ed erano già le 17,30 del pomeriggio.
L’ufficio poteva tranquillamente sopravvivere senza di me fino al lunedì.
Il mio appuntamento con il relax cominciava proprio appena uscito dal mio ufficio, in quel piccolo centro massaggi cinese, dove qualche mano più o meno esperta riusciva ogni volta a farmi trascorrere la prima mezzora di tranquillità del weekend.
Quando entrai nel centro trovai come al solito la titolare, una donna cinese sulla trentina, che con fare molto accomodante mi offriva un bicchiere d’acqua o una caramella.
“La solita mezz’ora di massaggio relax” le dissi in maniera abitudinaria.
La ragazza mi sorrise e mi fece cenno di seguirla in una delle salette adibite ai massaggi.
Entrai nella stanza e la trovai come al solito profumata, illuminata da qualche candela e dall’arredamento rosa, con in sottofondo la solita musichetta cinese rilassante. Che poi sarei stato curioso di sapere almeno una volta che cosa cantavano in quelle canzoncine…..
La ragazza mi fece ancora un grande sorriso e mi disse “Si spogli pule, la lagazza alliva subito”
Per la prima volta quelle parole echeggiarono nella mia testa in maniera diversa dal solito, nonostante fossero le stesse già sentite e risentite e probabilmente ripetute a ritornello a tutti i clienti.
Mi tolsi la giacca e la appesi al portaabiti, poi allentai la cravatta e la sfilai. Mi sedetti sul lettino e mi sfilai le scarpe provando il primo sollievo della serata. Poi i pantaloni, i calzini e comincia a sbottonarmi la camicia.
Di nuovo echeggiarono nella mia mente le parole della ragazza poco prima. Ero solito sdraiarmi sul lettino in mutande, ma quella volta mi prese una curiosità. Che sarebbe successo se la ragazza del massaggio mi avesse trovato completamente nudo? La fantasia ebbe un effetto immediato nelle mie parti basse, perchè avvertii un sussulto nelle mie mutande.
Mi venne una risatina furba e decisi di provare. Mi tirai giu le mutande e me le sfilai, appendendole poi al guardaroba. Notai subito che il mio “amico più intimo” era piacevolmente sorpreso della novità.
Raggiunsi il lettino che era già stato preparato con la carta e mi sdraiai a pangià in giù, onde evitare di far pensare a intenzioni poco serie. Ero pur sempre un avvocato piuttosto conosciuto e per questo motivo avevo scelto uno dei centri più costosi della zona.
Cominciavo a rilassarmi sul lettino, finalmente senza tutti i vestiti addosso, come mamma mi aveva fatto.
Dopo qualche secondo sentii la porta aprirsi e subito richiudersi, mi voltai per vedere la ragazza che si sarebbe presa cura della mia schiena indolenzita e rimasi qualche istante senza fiato. Non avevo mai visto niente del genere. Era giovanissima, doveva essere nmuova perchè non la avevo mai vista prima in quel centro. Era chiaramente orientale ma forse non totalmente, perchè il suo viso sembrava avere quasi dei tratti nordici, tanto era fine e bella. Ero rimasto attratto dal suo sguardo appena vista per la prima volta. Ero letteralmente senza parole e quasi mi vergognavo per aver scelto proprio quel giorno per farmi trovare completamente nudo. Ma lei non sembrava averci dato peso e con un sorriso che avrebbe fatto diventare pacifista anche Saddam Hussein si avvicinò a me.
“Ciao” provai a dirle per rompere il ghiaccio
“Ciao” mi rispose con una voce bella quanto il suo sguardo inebriante.
“Come ti chiami?”
“Mio nome è Luna” fu la sua risposta dolce e decisa.
Santo cielo quella ragazza mi stava letteralmente sconvolgendo. Era piuttosto bassa ma sembrava avere un corpo da fotomodella nel suo kimono rosa.
“Massaggio lilassante” furono le parole che ruppero per un istante lìincantesimo in cui ero sprofondato, o forse lo accentuarono soltanto.
“Ssssi..” risposi quasi balbettando.
Luna prese da un tavolino una ampolla con l’olio profumato e cominciò a ungersi le mani senza mai distogliere gli occhi dai miei.
Si avvicinò al lettino e pose le sua mani sul mio corpo, facendomi provare un brivido mai provato prima. Le sue piccole mani sembravano irrorare il mio corpo di un calore mai conosciuto prima.
Cominciò a muovere le mani sulla mia schiena ed io mi sciolsi nell’estasi. Avevo accumulato parecchia tensione in quella settimana e Luna in pochi attimi era riuscita a farmi rilassare in maniera incredibile. Per qualche interminabile secondo le sue abili mani massaggiarono abilmente le mie spalle, il mio collo e tutta la schiena. Ero davvero in Paradiso, come forse non lo ero mai stato. Mi voltai per incrociare nuovamente lo sguardo di Luna e di nuovo i suoi occhi sembravano sprofondare dentro la mia anima. Mi ricordai di essere completamente nudo e cominciai a chiedermi come lei avrebbe affrontato quella situazione che poteva diventare imbarazzante. La risposta arrivò dopo solo qualche secondo, quando le sue mani scesero lungo la schiena sulle mie natiche e poi sulle mie gambe.
“Bel colpo tu hai…” mi stupì Luna
Del resto devo dire che ho realmente un bel fisico, vado regolarmente in palesta anche se ho sempre odiato le esagerazioni. Ma certo i muscoli sul mio corpo sono ben visibili, perfino sulle mie natiche toniche.
Luna continuò massaggiandomi le gambe, il mio sguardo cadde stavolta sui suoi piedi, nudi nelle tipiche infradito. Erano davvero belli e sensuali.
Le sue mani sul mio corpo mi provocavano sensazioni incredibili e adesso mi accorgevo che il mio pene, per quanto schiacciato contro il lettino, non era più in posizione di totale riposo già da molti minuti.
“Adesso ti gili pel favole” mi ordinò con la sua voce quasi infantile. Ebbi un attimo di esitazione perchè adesso sentivo con certezza che il mio membro nel frattempo si era decisamente gonfiato.
“Su che aspetta, tu gila” mi ordinò nuovamente con un sorriso che mi lasciò senza parole.
Lentamente mi voltai sdraiandomi sul lettino stavolta a pancia in su e seguii con lo sguardo il mio membro gonfio che si era andato ad accomodare su una coscia mostrandosi gonfio e già piuttosto vigoroso seppur non ancora totalmente eccitato.